
COME UNA SUPERCAR
Affidereste la manutenzione della vostra supercar a mani incapaci?
Vi accontentereste di un servizio affidato “in appalto”?
La manutenzione tecnica dei sistemi di assistenza al volo è oggi l’unico servizio italiano in avionica connesso con la sicurezza al volo che non viene certificato direttamente al personale ed è fornito tramite assegnazione di contratti e continue conseguenti contrazioni di costi.
EVITARE LA ANOMALIE É FACILE ED ECONOMICO
Ovviare a questa anomalia pressoché unica è facile: è sufficiente stabilizzare il servizio all’interno di ENAV mediante l’acquisizione del personale oggi esterno ad essa e tutto dipendente dalla società Techno Sky che non impiega altri beni o servizi, non fornisce la sua prestazione ad altri soggetti ed è già di proprietà dello stato e sotto il controllo di ENAV.
Quale sia la ragione per cui si tengono i servizi tecnici strategici per la sicurezza al volo e nazionale confinati in un’azienda separata e già di sua proprietà non ci è dato di sapere, dato che un accorpamento di questo tipo, è risaputo, produce ottimizzazioni e risparmi, aumentando il controllo sul servizio.
BASTA CON GLI APPALTI
Da troppo tempo questo servizio è in appalto, nel 2005 fu imposta dall’Europa la sua internalizzazione e furono spesi 108 milioni di euro pubblici per farlo, denaro che sarà stato speso inutilmente se la cosa non avverrà entro il 2019 per effetto di un’altra assurda norma che obbliga anche questo tipo di appalti, se in essere, alla gara internazionale.
800 famiglie coinvolte in questo processo lo sanno e vorrebbero evitarlo, NESSUNA RICHIESTA DI DENARO OD AUMENTI SALARIALI, solo stabilità e sicurezza nel futuro per un lavoro che nessun altro svolge in Italia.
SALVAGUARDIAMO I BENI DELLA NAZIONE
Parliamo di fuga di cervelli e poi regaliamo patrimoni nazionali alle potenze estere, scongiuriamolo!
Aiuta la causa USB, aiuta i lavoratori Techno Sky, chiedi la loro internalizzazione in ENAV e diffondi l’informazione, firma e fai firmare la petizione:
https://www.change.org/p/governo-italiano-basta-precariato-in-enav